Lazio Sound, un cantiere per i nuovi musicisti
La seconda edizione del progetto della Regione Lazio, che parte da un concorso ma è molto di più
Autore: Filippo Simonelli
Il mondo dei concorsi musicali è complesso e non sempre tutti i musicisti ne hanno avuto una grande impressione: uno degli inside jokes più famosi di Béla Bartók racconta che, quando questi arrivò secondo ad un concorso pianistico, abbia sbottato dicendo che i concorsi sono fatti solo per i cavalli da corsa.
Che Bartók padroneggiasse il pianoforte è cosa risaputa (lo potete anche ascoltare qui sotto in una personalissima ma memorabile interpretazione scarlattiana), ma forse la sua acredine verso i concorsi oggi andrebbe un po’ riconsiderata, specie quando questi non sono più solo delle mere competizioni ma si occupano anche e soprattutto di valorizzare i musicisti e promuoverne una graduale affermazione nel mondo professionale della musica.
È il caso di Lazio Sound, l’esperimento della regione Lazio che mira a dare nuove opportunità ai giovani, svilupparne l’istinto creativo e dare un sostegno attivo nei primi passi della loro carriera musicale. Tecnicamente, Lazio Sound è un programma per sostenere la produzione, promozione, distribuzione e l’internazionalizzazione di giovani musicisti under 35 appartenenti ai cammini musicali più diversi, ponendo l’accento sulla creazione di musica nuova. Il programma prevede quattro azioni, di cui la prima, quella che più assomiglia ad un concorso vero e proprio, si chiama Lazio Scouting, ed è divisa in cinque categorie a seconda del vostro microcosmo di appartenenza: se state leggendo questo sito, è altamente probabile che siate interessati al percorso “I love Mozart”, ma se avete ad esempio un’anima da songwriter oppure coltivate anche il jazz non rimarrete delusi (le informazioni complete sulle categorie e le rispettive giurie sono disponibili a questo link). Nel caso del concorso della musica classica, la parte interessante del contest è che non si limita a mettere a confronto semplicemente gli interpreti, ma al contrario privilegia chi riesce a portare avanti sia il lato esecutivo che quello compositivo, aiutando a valorizzare quella specie a rischio che sono i compositori-interpreti (e questo Bartók lo approverebbe di gusto).
Lazio Sound è più di un semplice contest
Al termine di tutte le fasi del contest verrà eletto un vincitore unico al di sopra delle categorie che riceverà il supporto attivo per tutta la parte di produzione discografica e promozione, senza quindi dover partecipare al nuovo bando; per tutti i partecipanti ci sarà comunque una fase di supporto e di avvio anche verso l’internazionalizzazione del proprio progetto, fase di vitale importanza nel mondo musicale di oggi.
Durante la sua prima edizione, LazioSound ha avuto più di 600 iscritti, e anche questa versione – pandemia permettendo – sembra partita per attestarsi su cifre simili. Se però siete d’accordo con il benemerito Béla e non vi sentite cavalli da corsa, questa potrebbe essere la competizione che fa per voi. Anche perché non si tratta solo di una competizione, ma c’è qualcosa di più.

Written by Filippo Simonelli
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