Chi siamo

Quinte Parallele è un nome che rappresenta una storia di una trasgressione divenuta normalità.

Con questo termine si indica una successione di note che nell’armonia classica veniva proibita dagli insegnanti agli alunni che imparavano a comporre. Tuttavia molti compositori fecero uso delle quinte parallele, perché erano effettivamente un errore solo in alcuni casi, mentre in altri erano perfettamente sensate e conformi al contesto. Per questo motivo con il tempo vennero ammesse fino a diventare una pratica comune: come ogni prescrizione, una volta capita la ragione, che è spesso una paura, la si può sospendere e ci si può affidare al proprio intelletto.

Quinte Parallele è il nome della nostra rivista perché anche noi siamo una trasgressione che vuole diventare normalità.

Ciò che noi trasgrediamo è il tacito divieto presente in ogni ambiente culturale di digitalizzarsi e aprirsi alle nuove forme di comunicazione. La paura alla base di questa ostilità è il rischio di banalizzazione e impoverimento del sapere. L’unico risultato ottenuto con questa strategia è che il mondo della cultura sta piangendo la propria morte chiuso nella propria torre d’avorio, condannando e maledicendo tutto ciò che non rientri nelle sue forme tradizionali. Certo, internet e i social network sono soprattutto pieni di idiozie e disinformazione, ma è molto più facile bearsi del proprio sapere e attaccare le mancanze e le stupidità degli altri, rispetto a spendere fatica e tempo a diffondere la cultura e la passione per l’arte.

“Non è grande chi scavalca le montagne ma chi le costruisce” dice lo Zarathustra nietzscheano.

Noi di Quinte Parallele piuttosto che dribblare le empietà del web, abbiamo deciso di iniziare a costruire lentamente la nostra montagna, rompendo questa riluttanza della cultura nei confronti degli strumenti di comunicazione digitale. Abbiamo costruito una rivista online di musica classica che pubblica quotidianamente articoli e saggi sul mondo della musica d’arte stimolando così la diffusione e la partecipazione. Vogliamo essere la testimonianza che facebook, un sito internet, dei contenuti multimediali possono essere veicoli di cultura e dialogo se usati propriamente.

Il “Noi” di Quinte Parallele è una comunità di giovani specializzati in musica da diversi punti di vista: studenti, dottorandi, professori, esecutori, cantanti, compositori e giornalisti. Tutti accomunati dalla volontà di far sì che la passione per la musica classica non sia più qualcosa che ti rende diverso, ma qualcosa che ti mette in dialogo con gli altri.

Perché anche se tutti lamentano da parte del pubblico un continuo allontanamento dall’arte, noi crediamo che ci sia in tutte le persone una continua e inestinguibile tensione alla bellezza.

Il 20% dei bambini suona uno strumento.
Il 70% degli adulti rimpiange di non averne studiato uno.

Pensiamo che un motivo forte dello spegnimento della passione verso la musica d’arte è la sua chiusura su se stessa: alla difficoltà di una sinfonia o di un’opera noi opponiamo l’apertura, la condivisione, il confronto e la partecipazione. E in questo gli strumenti digitali ci danno numerose possibilità: la nostra presenza sul web è seguita giornalmente da migliaia di persone che leggono i nostri articoli, li condividono, ci scrivono e con cui dialoghiamo.

Quinte Parallele è la cultura eretica che abbraccia la comunicazione digitale per diffondersi al grande pubblico e far rinascere la musica d’arte. Perché non c’è cultura senza comunicazione, senza partecipazione e senza condivisione.

Teatro Regio Parma – Accademia Verdiana

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