Dietro le quinte di un concorso unico al mondo
di Gioia Bertuccini - 27 Ottobre 2021
Si è conclusa, ormai da qualche giorno, l’undicesima edizione del Concorso Internazionale per direttori d’orchestra “Arturo Toscanini”, che rivolgendosi ai valori di cui il nome di Toscanini è garante e approfittando della straordinaria complicità di Parma Capitale della Cultura, si è quest’anno interamente dedicata all’Opera Italiana.
Sono stati selezionati 12 concorrenti tra circa 250 candidati provenienti da 45 Paesi diversi, ai quali La Toscanini ha offerto, durante il mese di maggio, un workshop di 2 settimane tenuto da insigni docenti. Alla fine del periodo di studio intensivo sull’opera i ragazzi sono stati valutati da una giuria tecnica presieduta dal Maestro Antonello Allemandi, da Gianni Tangucci e da Marco Tutino, che ha individuato i sei giovani direttori della seconda fase del Concorso.
Dal 19 ottobre, Sergey Akimov dalla Russia, Vitali Alekseenok dalla Bielorussia, Andreas Gies dall’Italia, Felix Hornbachner dall’Austria, Haoran Li dalla Cina e Sasha Yankevych dall’Ucraina, si sono ritrovati tra le mura del centro di produzione musicale Arturo Toscanini; noi di Quinte Parallele eravamo ovviamente lì per documentare per voi i dietro le quinte del Concorso che, considerando la vastità del programma d’esame, sono stati ricchi e a tratti concitati.
Dopo la prima mezz’ora di saluti e tamponi, i ragazzi hanno subito cominciato a prepararsi per la semifinale del giorno dopo: una prova di concertazione e direzione d’orchestra di una Sinfonia – sorteggiata dal candidato fra l’Ouverture da Medea di Luigi Cherubini, la Sinfonia da L’italiana in Algeri di Gioacchino Rossini e la Sinfonia da La forza del destino di Giuseppe Verdi – e di un Duetto con cantanti fra “Dunque io son”, da Il Barbiere di Siviglia e “Quanto amore! Ed io spietata!”, da L’elisir d’amore. Senza perdere neanche un minuto di tempo, i ragazzi hanno dato dimostrazione di grande professionalità durante tutte le prove, con la passione, la concentrazione e il sorriso di chi ha la consapevolezza di amare ciò che sta facendo.
Il 20 ottobre, presso l’Auditorium Paganini di Parma, si è tenuta la semifinale aperta al pubblico: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, i giovani direttori d’orchestra hanno dato prova delle loro competenze davanti a una giuria eccezionale, composta dai Direttori Artistici e Sovrintendenti dei maggiori teatri internazionali: André Comploi del Teatro alla Scala, Ronald H. Adler del Semperoper Dresden, Augusto Techera del Teatro Colón di Buenos Aires, Jesús Iglesias Noriega del Palau de les Arts Reina Sofía, Richard Hetherington della Royal Opera House, Alberto Triola della Fondazione Arturo Toscanini e il M° Fabio Luisi, Presidente della Giuria.
Alle 18:30, il verdetto finale pronunciato da Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico de La Toscanini: a essere passati alla fase conclusiva del Concorso sono stati Vitali Alekseenok, Felix Hornbachner e Sasha Yankevych. Raccontarvi della felicità dei tre direttori d’orchestra sarebbe superfluo, però posso elencarvi i premi a cui questa vittoria li ha fatti accedere: grazie ai numerosi sponsor che hanno aderito al progetto de La Toscanini, per il terzo classificato sono stati messi a disposizione 5.000 €, per il secondo 7.500 €, per il primo 15.000 € più una scrittura artistica nella prossima stagione concertistica della Filarmonica Arturo Toscanini, inoltre, per i tre finalisti c’erano anche due premi speciali: il premio speciale del pubblico (2.000 euro offerti dal Rotary Club Salsomaggiore) e il premio speciale “Emanuela Castelbarco Toscanini” per la miglior esecuzione di un duetto verdiano (1.000 euro offerti da Verdissime.com), e numerose scritture artistiche messe in palio da una Commissione Speciale costituita da Sovrintendenti e Direttori Artistici di moltissime Fondazioni lirico-sinfoniche, Teatri di tradizione e Festival italiani.
Per Felix, Sasha e Vitali sono così cominciate due intense giornate di prove con la Filarmonica “Arturo Toscanini”, il Coro dell’Opera di Parma e i cantanti solisti, tra i quali Laura Polverelli, Giovan Battista Parodi, Alberto Gazale, Sebastian Catana, Marigona Qerkezi e numerosi talenti vocali emergenti, quali Chiara Isotton, Matteo Desole, Francesco Landolfi, Lidia Fridman, Barbara Massaro e molti altri.
La finale del Concorso prevedeva la direzione di un Duetto rossiniano e di un intero Atto d’opera verdiano estratti dai finalisti dopo il verdetto della semifinale; Felix Hornbachner ha dovuto concertare il Duetto “Ebben…a te: ferisci… Giorno d’orror e di contento!” da Semiramide e il Primo Atto del Nabucco; Sasha Yankevych ha condotto il Duetto: “Dio che vegli su me…Ah se puoi così lasciarmi” dal Mosè e il Secondo Atto de La Traviata, e infine Vitali Alekseenok che ha diretto il Duetto: “Fiero incontro!… Lasciami non t’ascolto” dal Tancredi e il Primo Atto del Macbeth.
A fare gli onori di casa per la serata della finale aperta al pubblico, tenuta al Teatro Regio di Parma, sono state due presentatrici ad eccezione: i soprani Stefania Bonfadelli e Paoletta Marrocu, che hanno condotto in modo dinamico e disinvolto l’intera serata, intrattenendo il pubblico durante tutti i complessi e numerosi conteggi dei voti. Le votazioni, infatti, non sono giunte solamente dalla prestigiosa Giuria Internazionale, ma a decretare il direttore ‘preferito’ siamo stati chiamati anche noi del pubblico e l’intera orchestra.
Alle 22:45 circa, dopo 4 ore di musica, applausi e intrattenimento, la giuria è salita sul palco per comunicare il verdetto finale: Vitali Alekseenok ha vinto il primo premio di 15.000 € assegnato dalla Giuria Internazionale presieduta dal Maestro Fabio Luisi, il premio speciale del pubblico di 2.000 euro, quello dedicato a Emanuela Castelbarco di altri 1.000 euro e diverse scritture artistiche fra le quali quella assegnata dal Conservatorio di Milano Giuseppe Verdi per la sua prossima stagione concertistica.
Secondo classificato l’ucraino Sasha Yankevych, al quale, oltre al premio di 7.500 €, è andato anche il premio speciale dei musicisti della Filarmonica di 1.000 € e diverse scritture artistiche per le stagioni concertistiche di alcuni Festival e Teatri italiani.
Al terzo posto, il più giovani di tutti, il ventottenne austriaco Felix Hornbachner, a cui è andato un premio dal valore di 5.000 €.
Un’occasione da non sottovalutare, che è stata offerta non solo ai direttori d’orchestra ma a anche a tutti i giovani cantanti che si sono esibiti durante i Duetti e gli Atti Verdiani, è stata la possibilità di esibirsi davanti a una platea blasonata composta principalmente da sovraintendenti, direttori artistici e moltissimi personaggi importanti del mondo del teatro.
Noi di Quinte Parallele siamo certi che per tutti i giovani concorrenti di questa seconda fase del Concorso si aprirà un futuro radioso; avere conosciuto ognuno di loro a livello personale e professionale è stato per noi un grandissimo piacere e indubbiamente, nel nostro cammino di divulgazione musicale, rincontreremo un Vitali (chissà se porterà ancora le camicie a quadri all’Alessandro Tommasi), un Sasha (sempre elegante e bellissimo) e un Felix (con il suo sorriso che illumina gli sguardi tutti).
Il Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Arturo Toscanini” ha accolto dodici concorrenti da dodici paesi diversi del mondo, li ha fatti studiare e lavorare duramente facendo sì che si instaurasse fra loro un emozionante clima di amicizia, condivisone e complicità, e li ha restituiti allo stesso mondo dal quale sono venuti, un po’ più “italiani”.