Massenet, l’essenziale: Pianoforti in punta di piedi

Pensieri dagli ultimi appuntamenti della stagione ‘Massenet, maestro del suo tempo’- Palazzetto Bru Zane di Venezia

Mentre ci addentriamo sempre più nell’autunno a Venezia si conclude la programmazione della stagione invernale del Palazzetto Bru Zane dedicata a Jules Massenet e all’universo di allievi, discepoli e coetanei a lui d’intorno (leggi qui il primo articolo a riguardo), come accade spesso nelle programmazioni veneziani del Palazzetto firmate da Alexandre Dratwicki, si scopre una varietà di intenti e generi dall’importante valenza musicale, spesso dimenticati ma non per questo meno validi.

File rouge degli ultimi tre appuntamenti, il pianoforte presentato in diverse declinazioni, tutte tipicamente ‘da camera’ ma, evitando che fosse unico protagonista.

Nel primo appuntamento del 18 ottobre il trio formato da Mi-Sa Yang (violino), Yan Levionnis (violoncello) e Jonas Vitoud (pianoforte) ci ha portato in quello stravolgimento di forme che è stato l’Ottocento, soprattutto per le formazioni cameristiche. Dall’obbligo classico di confrontarsi solo con forme ben definite e strutturate come sonate, duetti o trii, in meno di cento anni, i compositori hanno scatenato la personale fantasia passando ad esecuzioni più libere, attingendo a trascrizioni operistiche, elegie e fantasie.

Una libertà che contestualmente richiedeva agli esecutori sempre più padronanza non solo tecnica ma anche interpretativa, come ampiamente dimostrato dal trio nel programma proposto.
Fra i brani di Massenet, Alder, Pierné e Fauré, a spiccare più di tutti gli altri è stato il trio di Henry Février che pur mantenendo nel nome quella rigidità formale classica (almeno nel titolo), dava, nell’articolazione dei suoi tre tempi, ampio spazio all’espressività dei tre strumenti in un continuo alternarsi di dialoghi e ritmi.

Nell’appuntamento del 25 ottobre, invece, il dialogo si è circoscritto al violino e al pianoforte, andando volutamente a catturare l’attenzione su una ‘mancanza’ e al contempo una peculiarità dell’opus di Massenet.
Nella sua intensa produzione si può notare la totale assenza di brani per violino solo.
Se pensate, però, che il concerto sia, per questo motivo, durato estremamente poco, vi sbagliate.

Il fiorire nella seconda metà dell’Ottocento dell’intrattenimento salottiero, in cui, si proponevano le più varie trascrizioni operistiche per le formazioni più disparate, ha permesso, seppur d’importazione, di colmare questo iato.

Nell’ottima interpretazione di Théotime Langlois de Swarte al violino e Tanguy de Williencourt al pianoforte, Massenet ha trovato nuova vita nell’esecuzione di quelli che ora chiameremmo evergreen.

La levigata intesa del duo ha permesso anche di superare l’incidente di una corda del violino rotta poco prima dell’inizio del concerto e prontamente recuperata dallo staff del Palazzetto Bru Zane.

© Matteo De Fina, cortesia del Palazzetto Bru Zane

L’ultimo appuntamento del 28 ottobre, invece, sdoppiava il pianoforte, o meglio, lo raddoppiava. Protagonista il Geister Duo (formato da David Salmon e Manuel Vieillard), che a quattro mani ci ha portati in quella atmosfera intimistica che è il duo pianistico (su un unico pianoforte!) con fine interpretazione e dovizia tecnica.

Un lungo viaggio che dall’India di Massenet (‘Le Roi de Lahore‘) all’Irlanda di Reynaldo Hahn (‘Trois Prelùdes sur des airs irlandais’), ci ho trasportato anche nel mondo infantile (ma non per questo esente da virtuosismi tastieristici) dei Jeux d’enfants di Bizet e alla visione romantica di Cécile Chaminade (Six Pièces romantiques).

© Gester Duo

 

Salutato quindi il 2022, il Palazzetto pensa già alla primavera prossima con la stagione primaverile dedicata alle donne compositrici e agli appuntamenti online su Bru Zane Replay, il canale digitale gratuito del Palazzetto, in cui sarà possibile recuperare il concerto di Francois Dumont (8 novembre, ore 21) e il concerto di Théotime Langlois de Swarte e Tanguy de Williencourt, descritto in questo articolo (17 gennaio, ore 21).

Gli eventi 

Palazzetto Bru Zane‘In punta di pentagramma’
Martedì 18 ottobre, ore 19.30

Mi-Sa Yang | violino
Yan Levionnis | violoncello
Jonas Vitoud | pianoforte

Palazzetto Bru Zane – ‘Il violino danzante’
Martedì 25 ottobre, ore 19.30

Théotime Langlois de Swarte | violino
Tanguy de Williencourt | pianoforte

Palazzetto Bru Zane – ‘Sulle ali del pianoforte’
Venerdì 28 ottobre, ore 19.30

David Salmon | pianoforte
Manuel Vieillard | pianoforte

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