La dolce ala della musica e della giovinezza, Lara Biancalana e Fabio Silvestro
di Luca Cianfoni - 1 Luglio 2021
Mettere in piedi una, seppur breve, rassegna cameristica, di questi tempi sembra una vera e propria impresa titanica. Non solo per quanto riguarda il rispetto delle normative anti contagio e nemmeno tanto per i canonici problemi di affluenza (soprattutto per la parte giovanile della società) che affliggono di solito questi eventi; la grande sfida è riportare il pubblico (forse un po’ disabituato) in sala dopo un anno e mezzo di chiusura di teatri e spettacoli dal vivo. Alcune volte infatti sembriamo aver dimenticato la bellezza di farci inondare dalle note e dal suono “live”, assuefatti ormai a dirette e streaming, che nel recente passato sono state un ottimo surrogato, ma che sicuramente non sostituiranno mai l’emozione – da parte degli esecutori e degli ascoltatori – di un concerto in teatro o in una sala. Un’ulteriore complicazione di queste giornate estive è anche l’appuntamento calcistico continentale che, nel bene o nel male, sta catalizzando l’attenzione dei più. Nonostante questa premessa, che farebbe desistere chiunque dall’organizzare appuntamenti musicali, l’associazione de “I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati” di Ariccia, vero titano nell’organizzazione di eventi musicali nei Castelli Romani, è riuscita a costruire e portare a termine due fine settimana di rassegna cameristica di altissimo livello. L’idea inseguita dalla direzione artistica, guidata da Giovanna Manci, è proprio quello di ripartire sulle dolci ali della…musica, come riporta anche il titolo della rassegna, citando l’omonimo dramma di Tennessee Williams e poi film con Paul Newman (che impera sulla locandina dell’evento) e della giovinezza grazie a giovani musicisti, promesse a livello nazionale e internazionale della musica classica.
Così sabato 26 giugno, sul palco della Sala Maestra del Palazzo Chigi di Ariccia, sono saliti due talenti della musica classica: Lara Biancalana e Fabio Silvestro. La violoncellista, appena diciottenne ma con un curriculum di studi e concerti già da grande interprete ha eseguito musiche di Grieg, Beethoven e Martinů insieme al più esperto Fabio Silvestro, con alle spalle una notevole esperienza concertistica nazionale e internazionale.
Ad aprire la serata è stata la Sonata per violoncello e pianoforte in la minore op. 36 di Edvard Grieg, che ha visto i due interpreti un po’ tesi nell’approccio al primo tema molto concitato dell’opera. Il tocco estremamente posato e morbido dei due musicisti è stato esaltato dal secondo tema, più dolce e in contrasto con il primo. Tutto ciò non ha negato a Fabio Silvestro degli strappi e delle irruzioni pianistiche, grazie alle tipiche e irruente fiammate melodiche di Grieg. La fluidità dell’esecuzione è stata ottima, sottolineata dalla scioltezza con cui i temi musicali dell’opera si muovevano tra uno strumento e l’altro. L’ariosità e la dolcezza del violoncello e la padronanza tecnica dell’arcata di Biancalana sono riassumibili nell’esile e lungo finale in pianissimo dell’andante molto tranquillo tenuto magnificamente dalla musicista, mentre l’allegro molto e marcato è puro divertimento per le orecchie e per gli occhi. I due interpreti hanno animato molto bene questo poco originale allegro molto e marcato, un po’ ripetitivo nel suo materiale tematico.
Il secondo brano in programma è stato la Sonata per violoncello e pianoforte in do maggiore op. 102 n. 1 di Ludwig van Beethoven che esalta Fabio Silvestro nei lunghi arpeggi e nelle note puntate, eseguite senza alcuna sbavatura. La sezione contrappuntistica di quest’opera beethoveniana è sicuramente la parte più interessante che i due musicisti hanno interpretato in maniera molto rigorosa ma non fredda, riuscendo a dare spessore e una pregevole esecuzione dell’opera del genio di Bonn.
Hanno chiuso il programma le Variazioni su un tema di Rossini del compositore ceco Bohuslav Martinů, che ha esaltato le qualità tecniche e la velocità di Biancalana e Silvestro che sembravano volare letteralmente sulle tastiere dei loro strumenti, tra temi buffi che in brevissimo tempo diventavano tragici.
La bravura e la grande emozione di tornare ad ascoltare e ad eseguire musica dal vivo, non poteva non far concedere al pubblico della Sala Maestra del Palazzo Chigi di Ariccia un bis, che i due musicisti non hanno negato. A chiudere quindi la serata è stata l’esecuzione della dolce Romanza per pianoforte e corno, in trascrizione per pianoforte e violoncello, di Aleksandr Skrjabin, che ha dato, a tutti i convenuti, un dolce commiato, sentito e passionale, da parte di Fabio Silvestro e Lara Biancalana.