Ultimo aggiornamento17 giugno 2025, alle 12:39

Incontri musicali tra Vecchio e Nuovo mondo – l’Elogio de la Danza al Paganini Guitar Festival

di Marco Surace - 19 Maggio 2025

“Considero la vita come un’intera composizione: il paesaggio, l’architettura, persino il ritmo delle persone quando camminano e parlano. Tutto questo l’ho trasferito […] in termini musicali.”
(Leo Brouwer, in Guitar Review Magazine n. 75)

Il cubano Leo Brouwer (1939), da molti considerato come il più significativo compositore vivente per le sei corde, è l’autore di un Elogio de la Danza (1964) per chitarra sola, un brano con il quale ciascun chitarrista si confronta prima o poi nel proprio percorso di studi. E proprio questo Elogio è una testimonianza importante della commistione tra tradizioni musicali lontane nel repertorio chitarristico, poiché mostra i frutti della ricezione del neoclassicismo stravinskiano (quello dei Balletti Russi) da parte del mondo culturale cubano.
Insomma, l’ Elogio de la Danza è l’emblema dell’incontro a sei corde tra il Vecchio e il Nuovo Mondo. E proprio su questo incontro si innesta la XXV edizione del Paganini Guitar Festival, che prende il nome dall’eponima composizione di Brouwer e che omaggia quest’anno, oltre al genio di Niccolò Paganini, anche l’America Latina.

La manifestazione, realizzata dalla Società dei Concerti di Parma con la direzione artistica di Giampaolo Bandini, si svolgerà dal 27 maggio al 1 giugno 2025 in maniera diffusa nella città di Parma, per un totale di cinquanta eventi tra concerti, conferenze, masterclass, concerti sensoriali, mostre di liuteria, un convegno, un concorso internazionale, uno per giovani talenti e tanti altri format di grande interesse.

La grande varietà degli appuntamenti concertistici è senza dubbio la punta di diamante del Festival, che regalerà a tutti gli appassionati delle sei corde momenti all’insegna del virtuosismo, quello solistico, cameristico e orchestrale – da non perdere è l’evento del 29 maggio, che ha in programma i più celebri Concerti per chitarra e orchestra latinoamericani (Brouwer, Villa-Lobos, Ponce) e musiche di Máximo Diego Pujol, compositore in residenza di questa edizione.

Il Paganini Festival si configura, come nelle scorse edizioni, come il luogo degli incontri nelle sue possibili differenti declinazioni. C’è quello tra generazioni, che coinvolge tanto i grandi nomi della musica a livello internazionale (da Yamandu Costa al Duo Assad, da Jorge Caballero al compositore in residenza Máximo Diego Pujol) quanto le giovani promesse e giovanissimi chitarristi della Youth Paganini Guitar Orchestra diretta da Vito Nicola Paradiso. C’è quello tra figure professionali e discipline diverse: dagli studiosi alle autorità istituzionali, dai concertisti ai liutai, dai compositori ai divulgatori. Ma c’è soprattutto, come dicevamo, l’incontro tra la cultura europea (soprattutto quella italiana, paganiniana) e quella dell’America Latina, già a partire dal primo giorno di Festival, il 27 maggio (185° anniversario della morte di Niccolò Paganini), che oltre a dare al via ai Paganini Days sarà il giorno dell’atteso concerto inaugurale Noche Latina con la musica brasiliana di Yamandu Costa, e il repertorio argentino del Duo Bandini-Chiacchiaretta.

Mentre continuano il loro viaggio alcuni dei format inaugurati nelle scorse edizioni, come i Concerti Sensoriali (realizzati in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Parma) e quelli del Suono Giovane (guitar test delle chitarre delle mostre di liuteria a cura di giovani promesse), il Paganini Guitar Festival guarda al futuro, dimostrandosi sempre aperto alla sperimentazione. Due interessanti novità di quest’anno sono l’evento PAGANINI: The Mystery Room il 27 maggio (un progetto di Irene Abrigo ispirato al concetto delle escape room, che consisterà in una vera e propria “investigazione” su Niccolò Paganini) e la Maratona Vexations: 20 ore di maratona musicale, con inizio alle 1 di mattina del 31 maggio, dedicata a Erik Satie (quest’anno ricorrono i 100 anni dalla morte) con l’esecuzione in veste chitarristica di Vexations da parte di studenti, appassionati e protagonisti del Festival.

Quinte Parallele, “incarnata” nelle figure dei nostri Marco Surace e Lorenzo Ottaviani, sarà come sempre a Parma per incontrarvi e raccontarvi in tempo reale, su tutti i suoi canali, gli eventi del Festival 2025. Rimanete sintonizzati per scoprire chi saranno i protagonisti dei nostri Capricci di parole e che si accomoderanno insieme a noi nel nostro Salotto Paganini.

Marco Surace

Marco Surace

Segretario di Redazione

Laureato in chitarra classica al Conservatorio "Santa Cecilia" di Roma e in Musicologia all'Università "La Sapienza". Nella mia quotidianità cerco di far convivere la mia ossessione per Maurice Ravel con l'entusiasmo della scoperta di nuove sonorità.

Innamorato perso del violoncello, della musica minimalista e della pasta al sugo. Ho una battuta o un meme per ogni occasione.

tutti gli articoli di Marco Surace