Volo di notte di Dallapiccola: il dolore del singolo nel progresso collettivo
L’opera in un atto di Luigi Dallapiccola
Ultimo aggiornamento15 settembre 2024, alle 19:04
Pisino, 3 febbraio 1904 — Firenze, 19 febbraio 1975
Nel suo primo lavoro teatrale, l’atto unico Volo di notte, composto durante gli anni immediatamente precedenti alla Seconda guerra mondiale, Dallapiccola pone subito l’ascoltatore davanti alla scelta fra la realizzazione della felicità individuale e l’affermazione del bene collettivo, senza mai celare che il dovere in nome dello sviluppo dell’umanità tende a portare inevitabilmente al sacrificio del singolo. Una domanda ci accompagna per tutto il corso dell’opera: fino a che punto è lecito spingerci oltre ai propri limiti per il raggiungimento del progresso?*