Le chiacchiere tra Corelli e Cartesio
Quando ascoltiamo per la prima volta un compositore che ci è nuovo ci lasciamo subito prendere dall’emozione, mentre in seguito, a posteriori, cerchiamo di cogliere le relazioni che ci possono […]
Ultimo aggiornamento15 settembre 2024, alle 19:04
Fusignano, 17 febbraio 1653 — Roma, 8 gennaio 1713
Corelli infatti, nei suoi concerti grossi non si limitò all’alternanza tra il “concertino” (momento solistico) e il “concerto grosso” (nel quale suonavano tutti gli strumenti) ma creò un sistema regolare ben divisibile in parti, secondo l’ analisi cartesiana di cui sopra e solo passando attraverso la sintesi e quindi “ricucendo” queste strutture alla musica si potrà apprezzare il lavoro di questo grande compositore, vedendo come la sua musica sia simbolo di un progresso culturale che sarà poi la scintilla dell’Illuminismo*