helloCronache dal Sestetto Stradivari on the road
Marlène: Carlos ci ha aiutati a trovare una lavanderia, la nostra salvezza! Di buon ora, carichi di buste di panni, ci siamo recati da due signore che in pochissime ore hanno lavato, asciugato e piegato con la massima cura i nostri vestiti! È stato emozionante! Valigia come appena fatta, si può ricominciare!
h. 15.00
Diego: Finalmente eccoci a Burghausen dove ci attendeva l’agognato giorno di riposo! La prima parte della giornata è passata tra qualche ora di studio, una bella passeggiata al castello sotto la neve e un riposino prima del concerto.
David R.: Stamattina abbiamo concluso la passeggiata verso il castello scendendo dalla rocca e andando a mettere piede direttamente in territorio austriaco! Il fiume Salzach presso il quale ci trovavamo divide infatti la Germania dall’Austria.
Il concerto è alle 18 nella sala del Kurfüst-Maximilian-Gymnasium … ancora una volta suoneremo Tchaikovsky e il resto del repertorio: prima o poi forse li avrò imparati questi pezzi?!
Marlène: La cittadina è bellissima, con un imponente castello, una piazza e palazzi colorati: è curata come un salotto. La bellezza e la pulizia di questi posti mi impressionano sempre; la cordialità delle persone e la correttezza dei modi mi fanno pensare all’Italia, a quanto si vivrebbe meglio con un po’ di attenzione in più. Durante il viaggio ci siamo accorti che la temperatura si è sensibilmente abbassata, finita la tregua dal freddo! Maglie e calzamaglie termiche a me, meglio coprirsi bene!
Kurfürst-Maximilian Gymnasium Aula , h.22.30.
Diego: Arriviamo così a quella che fino ad ora si rivela essere la più bella sala del tour sia dal punto di vista estetico che da quello acustico: uno splendido salone delle feste del 1600 dei padri gesuiti. L’acustica, leggermente ridondante in prova, si rivela praticamente perfetta in concerto consentendoci di dare davvero il meglio di noi rischiando piani sonori al limite dell’inudibile. La performance è stata un vero successo e continua inesorabile la vendita dei nostri cd!
Marlène: La sala di stasera ci colpisce non solo per la bellezza. Il suono qui risulta subito bello, senza sforzo corre e riempie tutta la sala. La giornata di stacco ci ha fatto bene, anche se abbiamo viaggiato tante ore. Ci siamo ricaricati e ce ne siamo accorti durante il concerto. Risuonare gli stessi pezzi non è sempre facile, ma tutte le varianti di acustica, di umore e stati d’animo aggiungono comunque sensazioni differenti.
David: Il concerto è stato meraviglioso: la sala del Gymnasium è antichissima e di rara particolarità. Abbiamo avuto il sold out e la gente batteva i piedi e le mani a ritmo alla fine del concerto. Oggi nel momento delle firme dei CD è arrivato per ultimo un signore di circa 90 anni con la moglie, che dopo essersi complimentato con noi paragonando il nostro suono a quello di un’intera orchestra ha comprato ben 3 CD: due per sé e un altro che ha deciso di regalare. Lui era il vecchio insegnante di musica di Burghausen, violoncellista dell’Accademia di Monaco. Ma eccoli! Eccoli che ci salutano in questo momento mentre passano in auto!! Ora ci prepariamo per festeggiare quest’altro successo a cena.
Marlène: Altro aneddoto simpatico: avevo bisogno di stampare le parti del programma che faremo in orchestra appena tornati. Il gestore dell’albergo, gentilissimo, ha provveduto subito a stampare tutto e non ha voluto essere pagato. Mi ha raccontato che i suoi figli studiano il violino ed era un piacere aiutarmi. Ho chiesto se voleva venire con la famiglia al concerto ma, dovendo occuparsi sia lui che la moglie anche del ristorante, non potevano lasciare il lavoro. Tornando dal concerto abbiamo portato cd e i fiori che abbiamo ricevuto. Ancora una volta sono grata per tanta ospitalità.
D
ay 09: La prima giornata “libera” (o quasi?)
04.02.2020
in viaggio per Burghausen, h.10.00
Marlène: sta appena per iniziare una giornata libera, in cui ci aspettano tantissime ore di viaggio… cosa faremo stasera, senza suonare? Sicuramente nulla ci toglierà una meravigliosa birra!
Qualche ora dopo ecco i primi segni di cedimento…
Burghausen, h.22.00.
…fino a che il desiderio della birra si concretizza!
David R.: Questa giornata non è stata faticosa come ci aspettavamo, il viaggio è andato molto bene, con molte soste brevi che ci hanno aiutato anche a recuperare qualche ora per esplorare Burghausen. Siamo arrivati verso le 18.00, il borgo è dominato da un castello molto grande che domani vorremmo visitare. Questo posto è un piccolo conglomerato di casette: la cosa più impressionante è stata essere di sera ai piedi di questo gigantesco castello, che è molto diverso dall’immaginario comune, estendendosi in lunghezza. Si tratta di una rocca che è più lunga che alta. Adesso celebriamo il nostro arrivo qui cenando in un ristorante tipico della regione di Monaco.
Day 08: gli spartiti iniziano a ribellarsi…
03.02.2020, h. 23.00
Meppen, Theatersaal
Sara: Il concerto ad Amburgo ci ha letteralmente travolti, per il calore del pubblico, già evidente alla fine della prima parte del programma. Era un ampia sala da concerto, l’acustica, che in prova ci era sembrata eccessivamente generosa, si é poi rivelata perfetta, una volta iniziato il concerto. Le persone “assorbivano” il nostro suono, ci sorridevano, ci ascoltavano con attenzione e coinvolgimento. Al termine di Tchaikowsky l’esplosione é stata totale, un entusiasmo assolutamente emozionante.
Dopo Amburgo ci siamo diretti a Meppen, una cittadina che conta tre fiumi, con una graziosa chiesa in cui c’era un immancabile e mastodontico organo, come da perfetta tradizione tedesca. Il concerto é stato intenso, Brahms e Tchaikowsky sono sempre un bellissimo viaggio pieno di emozioni, ed il pubblico silenzioso e concentrato ci ha accompagnati con grande calore. Anche qui abbiamo trovato molti sorrisi e affetto ad attenderci al termine della serata.
Marlène: Una camera bellissima, luminosa, nonostante il cielo grigio fuori. Risentiamo della mancanza di sole, ma ci siamo ormai abituati o forse abbiamo perso la speranza anche quando intravediamo qualche sporadico sprazzo di luce! Stasera ho avuto un piccolo incidente con la parte di Souvenir di Chaikovsky, prima o poi doveva succedere! Purtroppo le vecchie parti si stanno consumando, ho una pagina con un pezzo di fotocopia in cima che non voleva stare su, ho provato in tutti i modi di sistemarlo ma le otto battute di pausa non sono bastate, ho suonato a memoria due righe ma altre tre erano coperte! In qualche modo sono riuscita a limitare i danni, arrivata alla parte visibile ho tirato un sospiro di sollievo!!! Da lì in avanti il concerto è volato. Mi ritrovo già al ristorante, una bella birra per festeggiare e cucina greca!
Diego: Ieri abbiamo suonato ad Amburgo la patria di Johannes Brahms! E così lo abbiamo festeggiato eseguendo il sestetto op 18 e, successivamente, il Souvenir de Florence di Tchaikowsky.
La Sala era assolutamente gremita di pubblico che ci ha tributato grandi applausi e standing ovation!
Al termine abbiamo scoperto che è stata la città dove sono stati acquistati più cd in assoluto: ben 41 in una sola serata!!
Stasera invece siamo a Meppen dove ci siamo esibiti nel teatro della città.
L’acustica come in tutti i teatri era abbastanza asciutta ma nonostante questo siamo riusciti anche qui ad avere un bellissimo successo coronato dall’esecuzione del secondo movimento del sestetto op.36 di Brahms come bis! Anche qui grande successo e vendite alle stelle!!
David: Quella di ieri ad Amburgo era una giornata “no” per me. Non avevo una grandissima voglia… È difficile trovare stimoli sempre diversi su partiture che si suonano a ripetizione. Beh, la reazione del pubblico di Amburgo è stata fondamentale per ritrovare lo scambio e l’empatia con l’uditorio. Uscendo dalla sala dove firmavamo i dischi – ben 41! – sono stato letteralmente abbracciato da una signora del pubblico che non aveva parole per la felicità che aveva provato durante il concerto!
Day 07: “You’re fuc**** impressive!”
02.02.2020, h. 23.00
Amburgo, Sasel-Haus
David: Abbiamo appena finito il concerto ad Amburgo. Ben 41 cd! Il bestseller dei concerti finora. Friedemann, il promoter, ci ha fermati per dirci: “you are a fuc**** impressive group of strings”!
Marlène: L’hotel in una zona tranquilla poco fuori la città, stanza grande e confortevole ma soprattutto ottimo ristorante! Finalmente un pasto caldo e sano e una piccola passeggiata. Tutto fa pensare a una giornata tranquilla ma quello che è avvenuto in seguito è stata una vera e propria esplosione. Arriviamo alla sala, non me l’aspettavo così spaziosa, con un palco in alto, tutto in legno. Durante la prova di assestamento abbiamo riscontrato qualche difficoltà con le luci ma tutto è stato risolto rapidamente, sempre grazie a Carlos che, ribadisco, è il nostro angelo custode. Temevamo per l’acustica, un po’ di riverbero ma immaginavamo già che sarebbe cambiata con il pubblico e così è stato. Il concerto è stato un evento rock, ancora non posso crederci! Il pubblico reagiva a ogni pezzo, sentivamo le loro esclamazioni di stupore e, chiaramente, reagivamo enfatizzando con la nostra musica. Alla fine del concerto tifo da stadio, arrivati al momento del bis, Raffaele non aveva la parte di Boccherini, abbiamo improvvisato sul palco in maniera talmente comica che sembrava studiata a tavolino, pubblico in delirio. La bravura di Sara, ogni volta si immola a parlare in pubblico in tedesco, introducendo il bis, è riuscita a coinvolgere tutti e a toglierci dal dal momento di impasse. Mitica! Il risultato è stato un tripudio di applausi e ben quaranta cd venduti. Baci e abbracci veri e propri con il pubblico, un affetto che mai avrei sognato. Dopo le firme dei cd il promoter simpaticissimo ha voluto che rimanessimo a brindare e, chiaramente, non potevamo tirarci indietro! Anche lui felicissimo della nostra performance, non a caso un trombettista che, parole sue, raramente rimane impressionato da un gruppo d’archi. Il complimento più bello anche da parte del pubblico è stato sull’op. 18 di Brahms, per noi una grande soddisfazione. La serata è continuata con una divertentissima cena al ristorante cinese. In fondo il bello di una tournée è anche questo, poter festeggiare insieme.
Day 06: Warstein, città della birra
01.02.2020, h. 23.00
Warstein
Diego: A Bad Oeynehausen abbiamo avuto il piacere di esibirci nella chiesa Evangelica dove, complice una fantastica acustica, abbiamo eseguito il Sestetto di Brahms op18 e il Souvenir de Florence di Tchaikowsky.
Come da tradizione, sull’ultimo accordo di Tchaikowsky possiamo dire che la sala è letteralmente esplosa tributandoci addirittura una standing ovation!!
Ieri sera invece siamo stati a Warstein patria della omonima birra!!
Qui ci siamo esibiti in una bellissima villa privata che nel tempo è stata trasformata in museo. Anche qui l’acustica del salone nel quale abbiamo suonato era a dir poco fantastica. Abbiamo avuto modo di sfruttarla appieno nel programma che comprende Schoenberg, Strauss e Brahms op36, sfoggiando i nostri colori più tenui.
Il successo è stato molto caloroso festeggiato da abbondanti dosi di birra Warsteiner!
David: Warstein. Città nota per la birra – la decisamente famosa Warsteiner – ci accoglie in un pomeriggio molto tedesco, grigio e piovoso.
Suoniamo in una antica magione, una volta di proprietà privata oggi museo. All’ingresso due “vecchine” dall’età indefinibile, di una gentilezza incommensurabile che ci portano in giro per la casa. C’è qualcosa di Agata Christie, in loro e nella scenografia nella quale ci aggiriamo, sembra che quanto fosse arredo della abitazione privata non sia mai stato modificato né spostato.
Ma la più bella sorpresa è la sala dove suoniamo.
Un grande salone, che forse fu il salone delle feste della casa, con sedie in ogni dove e distanza minima tra noi e il pubblico – un centinaio di persone – ridotta al minimo. Minimo intendo che la prima fila poteva sentire il mio respiro ed essere investiti dal grip dell’arco sulle corde prima ancora che dal suono.
Situazioni del genere in Italia sono molto rare – l’unica che mi viene in mente è Villa di Donato a Napoli – dove la musica da camera è realmente riportata alla sua dimensione originale, in uno spazio funzionale alle sonorità originare e con la possibilità di condividere l musica nel senso più etimologico del termine.
In prima fila, praticamente alla mia destra, sedeva una coppia di giovani genitori. Sulle gambe del padre, un bambino di non più di 5 anni, che ha assistito in silenzio e attenzione a tutto il concerto. Nel punto più “doloroso” e violento di Verklaerte Nacht, ha cercato la mano del padre, per avere conforto…
Marlène: Un’altra sala bellissima, in un contesto più raccolto, l’ideale per il programma di questa sera. Fare musica da camera in un salotto è sempre un’esperienza piacevole. Avere il pubblico a pochissima distanza fa percepire la partecipazione emotiva e su Schönberg era palpabile. Dopo la fine di ogni pezzo sentivo il fiato sospeso del pubblico e il rumore della pioggia, un momento davvero suggestivo. Durante la pausa ho incontrato alcune signore, qualcuna italiana, ho sentito molto calore e ho capito quanto sia bello poter trasmettere gioia alle persone che ascoltano. Mille attenzioni e tanto entusiasmo da parte di chi ci ha ospitato, per me è qualcosa di veramente unico. Ovviamente ho provato la birra locale, era doveroso e mi sono sacrificata! Domani mattina la partenza sarà molto presto, con una giornata intensa, ma noi siamo pronti! Amburgo stiamo arrivando!
Day 05: standing ovation!
31.01.2020, h. 23,00
Bad Oeynhausen, Auferstehungkirche am Kurpark
Marlène: Bellissimo concerto, con tanto di standing ovation!!! Suonando in chiesa avevamo un po’ di riverbero ma grazie ad alcuni accorgimenti usati durante la prova di assestamento è stato più semplice del previsto. Riuscivo a sentire tutti e suonare liberamente. Anche qui l’accoglienza è stata speciale, rimango sempre impressionata dalla quantità di attenzioni da parte di chi ci ospita, arrivare al concerto rilassati aiuta sicuramente a dare il meglio. La grande opportunità di suonare per tanti giorni di seguito è anche un arricchimento: misurarsi con le proprie energie e provare a dare sempre di più, scoprendo dettagli nuovi e obiettivi diversi. Si riparte già, negli occhi altre immagini, sensazioni, persone che non dimenticherò.
Day 04: Rheine e i simpatici incidenti di percorso
30.01.2020, h. 21.00 (Intervallo del concerto)
Falkenhof Rheine, Morriensaal
Raffaele: Il concerto prevedeva Strauss, Schoenberg e Brahms. Dopo aver suonato un ottimo Strauss, ci prepariamo per il pezzo successivo e accordiamo.
David: Il problema è che nessuno aveva detto a Raffaele l’esatto ordine! Per cui, nel silenzio assoluto, Raffa comincia con l’op.36 di Brahms…Un secondo di imbarazzo, qualcuno di noi aveva pensato addirittura di cominciare l’op.36 pur non avendo le parti davanti. Poi però lo abbiamo fermato e gli abbiamo detto: “Raffa, c’è da fare Schoenberg” (risate generali).
Raffaele: Abbiamo fatto un ottimo Schoenberg e adesso siamo in attesa di suonare Brahms (stavolta per davvero).
31.01.2020, h. 00.30
David: Abbiamo suonato per la prima volta, in questo tour, l’op. 36 di Brahms: è un sestetto molto diverso dall’op.18, perché ha un colore molto più intimo. Sembra che questo sestetto fosse dedicato a una donna amata da Brahms, che però non ha mai corrisposto l’amore del giovane Johannes. C’era gente in prima fila molto emozionata, con le lacrime agli occhi.
Marlène: Rheine rimarrà nel mio cuore. È il primo giorno, dopo due settimane in Germania, che decido di passeggiare per la città, rinunciando al riposo in albergo. Sono stata in giro per ben tre ore! Avevo voglia di sgranchirmi le gambe e stare all’aperto, la temperatura fortunatamente lo consentiva. Ho passeggiato lungo il fiume, ho girato forse tutta la cittadina e, cosa rara per me, sono entrata nel centro commerciale di fronte l’albergo, anche se non ho resistito per più di dieci minuti! Oggi la giornata è veramente volata, ma ci sono stati momenti che non dimenticherò. La sala era in un museo, bellissimo colpo d’occhio all’esterno, altrettanto affascinante dentro. Una signora dolcissima ci ha accompagnato e ha fatto letteralmente la guardia ai nostri camerini mentre faceva la maglia con tanto di gomitolo e ferri. Non so come ma abbiamo comunicato, lei rigorosamente in tedesco e io che cercavo di capire, ricambiando la sua cortesia con ampi sorrisi e le uniche espressioni di ringraziamento in tedesco che conosco! Alla fine ci siamo abbracciate! Il concerto è stato particolarmente speciale, piccoli incidenti di percorso hanno aumentato la coesione del gruppo, da un determinato momento in avanti è stato come chiudere gli occhi e lasciarsi andare. Una volta riaperti ho visto una signora, di fronte a noi, con gli occhi pieni di lacrime, che ci ringraziava. Credo che per un musicista sia la soddisfazione più grande. Dopo il concerto siamo andati in un ristorante italiano, da “Angelo”. Un signore sardo, molto affettuoso, ci ha fatto sentire a casa. Una giornata così bella non poteva concludersi meglio!
Diego (Days 3-4): I concerti a Nienburg e Rheine sono stati accomunati da una sala non particolarmente affascinante ma in entrambi i casi dall’ottima acustica. A Nienburg abbiamo trovato una sala in legno dall’acustica “onesta” che ci ha permesso, nonostante il palco davvero scomodo, di dare il meglio di noi nell’ op. 18 di Brahms e in Tchaikovsky.
A Rheine ci siamo invece esibiti in una delle sale del museo, anche questa strapiena di pubblico che ha apprezzato con grande attenzione un programma abbastanza complesso (Capriccio di Strauss, Verklaerte Nacht di Schoenberg e il secondo Sestetto di Brahms).
Grande successo anche qui confermato dalla copiosa vendita di CD!!
Day 03: Nienburg e il Master in “composizione di valigia”
29.01.2020, h. 23.00
Nienburg, Giebelsaal
Marlène: Il viaggio di oggi è durato di più. È stato bello vedere il paesaggio cambiare e tra libri, film e un piccolo riposino il tempo è passato piacevolmente. La sensazione ora è che tutto scorra più velocemente e che la giornata finisca presto, abbiamo preso il ritmo della tournée! La sala molto curata, completamente diversa rispetto alle altre, con un’acustica bella e, come abbiamo detto tutti, sincera! Quello che sentivamo sul palco arrivava in sala, permettendoci di essere a nostro agio con tutte le nuances di suono. Anche stasera l’accoglienza è stata meravigliosa, un omaggio floreale a me e Sara e bottiglie di vino ai nostri compagni del Sestetto. A fine concerto un brindisi con gli organizzatori, davvero deliziosi! Stasera a letto presto, ci vuole un po’ di riposo, per ricaricare le energie per un nuovo giorno!
30.01.2020, h. 10.00
(in partenza per Rheine)
David: Abbiamo fatto ieri sera il concerto qui a Nienburg. L’aspetto su cui volevo porre l’accento è che in realtà dopo 4 giorni e 3 concerti (stiamo per andare a fare il concerto a Rheine) abbiamo capito come una delle attività più difficili di questo tour sia la preparazione del bagaglio. Ognuno di noi ha da considerare 19 concerti, quindi 19 outfit per il concerto, più il bagaglio per una tournèe in una regione dove la temperatura media è, diciamo, 6° C (il che comporta che ci siano maglioni, felpe tecniche, giacconi, guanti, cappelli): il tutto deve entrare in 23 kg di bagaglio. Adesso siamo in Van, ma quando torneremo avremo bisogno di un aereo perché certo non torniamo in Van dall’ultimo concerto fino a Roma. Ogni giorno cambiamo albergo (l’altra difficoltà è ricordarsi ogni volta il numero della nuova stanza); a Nienburg le nostre stanze erano veramente piccole, perché la cittadina è molto piccola e non ha alberghi giganteschi che possano offrire uno spazio adeguato. Diego, nell’albergo di Nienburg, ha dormito in una specie di tetris: tra il letto, la valigia e il violoncello (lo stesso dicasi anche per Sara).
La nostra giornata viene distribuita così: ti svegli (sono quattro giorni di fila che mi sveglio alle 6.06, non so per quale cavolo di motivo), ti fai la doccia, prepari la tua valigia, scendi, carichi i bagagli sul Van (la partenza è intorno alle 10.00/10.30, perché le distanze da coprire sono abbastanza lunghe), arrivi nella nuova città, entri nel nuovo albergo, riapri la valigia, prendi la tua giacca/pantalone/maglietta (la valigia chiaramente esplode, perché i panni non ne vogliono sapere di stare nella posizione nella quale li avevi riposti), fai una prova generale, ritorni in albergo, doccia (perché ti sei disintegrato), e devi ricominciare a pensare a come devi richiudere la valigia il giorno dopo. Questo è, sì, un tour, ma in parallelo c’è un Master in “composizione di valigia”.
Day 02: L’incontenibile emozione del pubblico a Fulda.
28.01.2020, h. 23.00.
Fulda, Schlosstheater
Diego: La sala di questa sera era meravigliosa, in stile barocco e molto capiente. C’erano circa 400 persone per le quali abbiamo eseguito Strauss, Tchaikovsky e Schönberg. Il luogo, nonostante la sua bellezza, è risultato anche in questo caso abbastanza complicato dal punto di vista dell’acustica. Non è stato facile… fortunatamente ne siamo venuti fuori con uno splendido successo! Anche stasera ci hanno atteso molte persone a fine concerto per gli autografi, e abbiamo avuto i complimenti del recensore del giornale di Fulda che scriverà un articolo a tal proposito. Vediamo la serata di domani cosa ci riserva!
Marlène: La sala era veramente incredibile , appena arrivati siamo rimasti folgorati dalla sua bellezza sfarzosa! Io però ho notato subito le sedie, perfette! Ok, schiena salva! Ci hanno subito avvisato che l’acustica avrebbe privilegiato le tessiture basse, dopo un po’ di accorgimenti durante la generale abbiamo capito che fosse più importante non pensarci e suonare liberamente. Il risultato è stato sorprendente, in concerto il suono correva libero, potevamo giocare con le sonorità senza il timore di coprire o non sentire gli altri strumenti. Il pubblico è stato particolarmente caloroso. Si percepiva l’attenzione durante Schönberg, il silenzio dopo il finale è stato emozionante ma alla fine del primo movimento del Souvenir di Tchaikovsky c’è stato un accenno di applauso e di stupore e per noi è stata una grande conquista! Ci siamo caricati di un’energia incredibile, un crescendo di emozioni fino al bis richiesto a gran voce dal pubblico.
David Romano: Si, siamo riusciti a fare applaudire il pubblico alla fine del primo movimento di Tchaikovsky!! La gente era in estasi, batteva i piedi a terra per l’emozione ed esultava…
Sara: Abbiamo suonato Verkläerte Nacht di Schönberg per la prima volta in questo tour. L’emozione è stata incredibile, ci siamo sentiti come se avessimo fatto un viaggio lungo come una passeggiata di notte. I miei amici del Sestetto sono stati magici come sempre ed io sono felice!
Marlène: Piccolo particolare all’inizio del concerto: appena seduti uno spettatore ha urlato “buonasera” e noi, con il pubblico, abbiamo riso parecchio, incredibile! Stasera niente cena dopo il concerto, domani mattina si parte presto ma non ho potuto rinunciare a una dissetante birra con David Bursack e il mitico Carlos, figura fondamentale nel nostro tour. Carlos ci accompagna, guida il van ma soprattutto è di fatto il nostro angelo custode. È stato bellissimo il suo consiglio: ”Siate voi stessi, non pensate troppo, il pubblico si aspetta il vostro carattere, la vostra energia italiana”! Grazie Carlos, alla fine ciò che conta è essere sinceri e uniti in questa bellissima avventura.
Day 01: Familiarità a Coburg.
27.01.2020, h. 22.30
Coburg, Kongresshaus Rosengarten
David Romano: Eccoci direttamente dalla Sala dei Congressi Rosengarten di Coburg, dove abbiamo appena terminato il nostro primo concerto! Il posto in cui abbiamo suonato è un centro conferenze, che ha molte pareti e porte in vetro… oggi ci è stata indispensabile una prova sul posto per calibrare tutta l’impostazione delle nostre necessità sonore. Il primo brano che abbiamo suonato è stato l’Op. 18 di Brahms, e qualcosa di strano sembrava essere accaduto alla fine del pezzo. Sono passati circa otto o dieci secondi prima che partisse l’applauso, secondi che ci sono sembrati eterni, tanto da farci chiedere se tutto fosse andato come doveva! Ma in realtà abbiamo capito che qui è prassi attendere che l’emozione cali prima di partire con gli applausi, diversamente dall’abitudine delle sale italiane. Dopo l’intervallo siamo entrati in sala per suonare Souvenir de Florence di Tchaikovsky, e questo è stato un vero e proprio evento: per l’Associazione degli Amici della Musica di Coburg, che esiste da 113 anni, la nostra è stata la prima esecuzione del brano in assoluto; l’aspettativa era alta, e ce ne siamo resi conto proprio dal finale. Il pubblico non ha atteso in questo caso il ‘fall down’ dell’emozione per partire immediatamente con un calorosissimo applauso. Abbiamo fatto sì che infrangessero in questo caso un’etichetta! Come bis abbiamo suonato il Capriccio di Strauss… il momento era carico di emozione, soprattutto perché nel Giorno della Memoria questa musica ha assunto un significato ancor più intenso.
Sara: L’ accoglienza calorosa da parte del pubblico e da parte delle famiglie che ci hanno ospitato è una dimensione rara da trovare, un’atmosfera domestica che lontani da casa fa sempre piacere vivere! C’è stata affetuosità, prontezza e disponibilità a tutti gli effetti verso di noi. La sala era bellissima. Ci siamo dovuti abituare all’acustica ma abbiamo trovato la strada attraverso di noi, tra di noi… è sempre un bel viaggio, e questo è solo l’inizio.
Marlène: Una prima tappa, questa, carica di emozioni e aspettative: finalmente è arrivato il primissimo concerto atteso da tanti mesi! C’è stata qualche piccola difficoltà di ordine linguistico con le famiglie che ci hanno accolto, ma l’abbiamo superata grazie alla preziosa Sara che si è eroicamente immolata traducendo tutto il tempo. La sala era molto ampia, l’acustica inizialmente poco calda è poi migliorata, come spesso accade, grazie alla presenza del pubblico. Il concerto è stato intenso, pieno di emozioni forti. Temevo la stanchezza e il mal di schiena: purtroppo la sedia non mi consentiva un assetto comodo, solitamente questo mi porta ad avere dolori. Invece la concentrazione e la bellezza della musica mi hanno come rinvigorita anche grazie all’energia che proveniva dai miei compagni del Sestetto. Per quanto riguarda il mal di schiena grazie al mio meraviglioso allenatore Max ho imparato a praticare vari esercizi di ginnastica posturale che mi salvano dai numerosi viaggi e dalle sedie scomode! Sono felice dell’inizio e non vedo l’ora che arrivi il prossimo concerto.
Diego: Il grandissimo successo, riscontrato da parte di un pubblico calorosissimo negli applausi, è stato ulteriormente confermato dalle persone che ci hanno atteso a fine serata per l’acquisto dei nostri CD e per gli autografi. Il bilancio di questo primo concerto è positivo, speriamo di riuscire a mantenerlo così alto!
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